Discorrendo con il figlio sedicenne Adeodato, Agostino s'interroga sul ruolo del linguaggio nella relazione educativa, a partire dal rapporto tra le parole e le cose. Il dialogo, qui proposto con testo latino a fronte e note di commento, inaugura la riflessione occidentale sul ruolo del maestro e sul significato dell'insegnamento. Una delle prime, spiazzanti conclusioni è che le parole non insegnano e i maestri non hanno alcun ruolo nella formazione dei discenti. Si tratta, però, di un risultato non definitivo, in un confronto aperto che non intende offrire risposte risolutive, ma affrontare dialetticamente il problema filosofico dell'educazione. Le domande ancora attuali che il dialogo pone costringono a ridefinire il compito del maestro e riportano al centro la necessità di avvicinare il discente al sapere aiutandolo a rintracciare la motivazione nella propria interiorità.
Relato de la vida de San Agustín desde dentro y vista por él mismo. Es el recorrido de su alma hasta encontrarse con Dios, una conversión que tarda años.
Es el relato de la vida de San Agustín desde dentro y vista por él mismo. Es el recorrido de su alma hasta encontrarse con Dios, una conversión que tarda años. Manifiesta sus tentaciones, el dejarse llevar por la pasión, su afición al estudio de la filosofía para descubrir la verdad; cuenta la amistad que le une a sus compañeros... Agustín se gana al lector, que se siente cercano a él y a quien le interesan todos los detalles de su vida apasionante. Han pasado más de quince siglos y esta emocionante aventura sigue sin envejecer y no envejecerá, porque es verdad.
Il libro più letto e amato della letteratura cristiana antica dalla voce di Alessandro Preziosi.